“L'inclinazione
frenetica dell'uomo per tutte le sostanze, salutari o rischiose, che
esaltano la sua personalità, testimonia della sua grandezza. Perché
aspira sempre a riaccendere le proprie speranze e a elevarsi verso
l'infinito. Ma bisogna vedere i risultati.”
In
questo modo, nella sua opera “I paradisi artificiali”, Charles
Baudelaire, tentava di dare una significativa risposta
all'attitudine, tutta umana, di spingersi sempre oltre ai limiti
delle proprie possibilità.
Nove
autori italiani tra i più importanti della narrativa contemporanea,
in questo libro, raccontano nove storie che hanno un unico filo
conduttore: i disagi e le debolezze che possono portare ognuno di
noi, spesso inconsapevolmente e molte volte addirittura
volontariamente, a vivere situazioni anomale, imprevedibili ed
inattese. Storie fantastiche che si intrecciano a realtà quotidiane,
in cui la fragilità dell'uomo è messa a nudo e, di conseguenza, la
libertà annullata .La dipendenza è come “un essere mostruoso”
che prende le redini della nostra vita, del nostro corpo e ancora
peggio, della volontà umana, conducendoci inevitabilmente alla
perdizione.
Non
c'è nessuna via di uscita nelle vite dei nove personaggi di questo
libro. Nessuna luce in fondo al loro tunnel. Tutto è destinato a
peggiorare.
La
storia di un vecchio in difficoltà economiche divenuto corriere
della droga per sopperire alle continue spese; un ciclista divenuto
campione dopo una vita di sacrifici, costretto a discolparsi in un
processo in cui è accusato di far uso di doping; la terribile
lettera di una madre, giovane brillante e in carriera, che si ritrova
a far uso di eroina per cercare di sopportare psicologicamente il
fatto di avere una figlia che, in realtà, non ha mai desiderato.
Personaggi alla continua ricerca dell'oblio, del benessere
psico-fisico, a costo della stessa vita.
Come
avviene nel racconto futuristico “Cosmedin”, di Gianni Biondillo,
in cui il protagonista è schiavo di una droga del futuro capace di
farlo “viaggiare” in realtà parallele, per uscire fuori dal
pantano, dalla solitudine, dall'abbandono, dalla disperazione. “Mi
spacco il cuore, friggo il sistema linfatico, squaglio le ossa. Ma
sto bene, per un po”.
Un
invito ad interrogarsi sulle paure, la solitudine, la difficoltà di
vivere e di resistere; momenti della vita che, prima o poi, capitano
a tutti noi.
Drugs
Nove
racconti italiani
Autori
vari
edizione
Guanda
pagine
240
euro16,50
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