Era
un mezzogiorno del 13 aprile del 2009 quando, per un assurdo scherzo
del destino, in sella alla sua amata bicicletta a San Germano dei
Berici, perde la vita Franco Volpi, uno dei massimi studiosi della
filosofia a livello internazionale.
Filosofo
e storico della filosofia, Volpi è stato uno tra i maggiori
traduttori delle opere di Martin Heidegger, il filosofo che più di
ogni altro ha spinto il pensiero oltre i canoni tradizionali del
rapporto tra soggetto e oggetto, tra verità ed esperienza.
La
sua preziosa attività di traduttore è stata fondamentale e a
tratti persino illuminante, in grado di penetrare in profondità e di
comprendere “la complicata macchina speculativa” del mago di
Mess-kirch. Il ruolo di Franco Volpi è stato quello di chiarire
alcune delle numerose oscurità del filosofo tedesco, illuminando le
proprie traduzioni, non solo grazie ad una perfetta conoscenza della
lingua, ma anche della cultura tedesca.
Le
sue opere, come ricorda benissimo la bellissima introduzione di
Antonio Gnoli, rappresentavano una perfetta lezione di umiltà,
basata su poche ma efficaci regole: fedeltà, leggibilità e
comprensibilità del testo tradotto, favorendo quest'ultima dallo
strumento dei glossari, in cui Volpi spiegava con chiarezza l'uso e
il significato del vocabolario Heideggeriano, spesso complicato ed
oscuro.
Proprio
perché consapevole che molte volte non si riusciva a dare la
traduzione perfetta, egli cercò di arricchire l´apparato filologico
e farne un mezzo indispensabile per chiunque si accostasse al testo
tradotto.
Il presente volume raccoglie i
saggi brevi, le avvertenze e le note introduttive che accompagnano
l'edizione adelphiana degli scritti del filosofo tedesco, avviata da
Volpi nel 1987 e curata per circa un ventennio.
Dall'introduzione al memorabile
confronto tra Ernest Junger e Martin Heidegger di “Uber die Linie”,
una tra le più acute e lungimiranti analisi del nostro tempo e della
sua condizione di nichilismo, fino ai “Contributi alla filosofia”,
stesi dal filosofo tra il 1936 e il 1938 nel corso di una totale
riorganizzazione del proprio pensiero e una profondissima crisi
personale, Franco Volpi ci accompagna lungo un percorso capace di
svelare la segreta relazione tra il secolo che si è chiuso e il suo
più “imbarazzante” testimone, che incarna il destino stesso
della nostra epoca e della sua pensabilità.
Un saggio lucido e bellissimo nel
ricordo di uno tra i più grandi studiosi della nostra epoca, tanto
grandioso dal lato professionale quanto stupendo dal lato umano.
La Selvaggia chiarezza
di Franco Volpi
Editrice Adelphi
pagine 338
euro 16,00
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