Se e' vero che dalla Storia si riesce a comprendere meglio
il presente, il saggio di Giuseppe Gagliano- scrittore comasco, esperto di
studi strategici ed Intelligence- ci da un aiuto considerevole. Un libro agile
e scorrevole per spiegare il sessantotto americano e francese, attraverso le
opinioni contrapposte di due tra i pensatori più attivi di quel periodo:
Herbert Marcuse, il filosofo del “grande rifiuto” e Raymond Aron,
l'intellettuale “controcorrente”, grande amico di Jean-Paul Sartre, che prese
le distanze da tutti i movimenti sessantottini.
Ma non solo, l'autore intende offrire anche una chiave di
lettura, puramente strategica, della logica che determinò la procedura
antagonista del sessantotto, attraverso il paradigma di Vittorfranco Pisano
-colonnello della Polizia militare dell'esercito americano- relativo alla “conflittualità non
convenzionale”.
In modo razionale e sintetico ci aiuta a capire le
logiche che portano ad un'azione di
guerriglia o alla modalità operativa di un'azione non violenta, esponendoci
inevitabilmente a riflettere sul passato per fare luce sugli eventi del presente.
La nuova sinistra
americana e il movimento del maggio francese nelle interpretazioni di Herbert Marcuse e Raymond Aron
Giuseppe Gagliano
Edizioni UNI Service
pagine 59
euro 10,50
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