venerdì 23 marzo 2012

La nuova sinistra americana e il movimento del maggio francese nelle interpretazioni di Herbert Marcuse e Raymond Aron - Giuseppe Gagliano





Se e' vero che dalla Storia si riesce a comprendere meglio il presente, il saggio di Giuseppe Gagliano- scrittore comasco, esperto di studi strategici ed Intelligence- ci da un aiuto considerevole. Un libro agile e scorrevole per spiegare il sessantotto americano e francese, attraverso le opinioni contrapposte di due tra i pensatori più attivi di quel periodo: Herbert Marcuse, il filosofo del “grande rifiuto” e Raymond Aron, l'intellettuale “controcorrente”, grande amico di Jean-Paul Sartre, che prese le distanze da tutti i movimenti sessantottini.
Ma non solo, l'autore intende offrire anche una chiave di lettura, puramente strategica, della logica che determinò la procedura antagonista del sessantotto, attraverso il paradigma di Vittorfranco Pisano -colonnello della Polizia militare dell'esercito americano-  relativo alla “conflittualità non convenzionale”.
In modo razionale e sintetico ci aiuta a capire le logiche  che portano ad un'azione di guerriglia o alla modalità operativa di un'azione non violenta, esponendoci inevitabilmente a riflettere sul passato per fare luce sugli eventi del  presente.



La nuova sinistra americana e il movimento del maggio francese nelle interpretazioni di       Herbert Marcuse e Raymond Aron

Giuseppe Gagliano

Edizioni UNI Service

pagine 59

euro 10,50

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